Apicoltura in Sicilia: sfide e opportunità di una professione tramandata tra generazioni.

Angela, classe 1944, è originaria di Avola, un paese in provincia di Siracusa adagiato tra le calde acque del mediteraneo e le fresche montagne della riserva naturale di Cavagrande. Angela è stata la prima donna apicoltrice della zona in tempi in cui l’apicoltura veniva ancora praticata con mezzi molto semplici e le risorse a disposizione erano limitate. Eppure, come ci racconta Angela, i problemi legati alla pratica di questa bellissima attività erano molto meno e la produzione di miele molto più forte e costante che ora. Angela diventa apicoltrice per caso. Di professione insegnante di musica, a causa di una serie di eventi interrompe l’attività lucrativa. Casualmente si imbatte per la prima volta in uno sciame d’api e ne rimane subito molto affascinata. Senza perdere tempo cerca di capire, con non poche difficoltà, come potersi occupare delle nuove arrivate. Legge, studia, si documenta e cerca di apprendere da chi già si occupa dell’allevamento di api. Partendo da uno sciame arriva ad avere 300 colonie. Ha l’aiuto ed il supporto del marito Arturo e dei figli Ester e Samuele che, anche un po’ obbligatoriamente, trascorrono tutti i loro momenti liberi e di vacanza negli apiari della mamma. I primissimi ricordi di Ester sono legati alle tante punture prese, che inevitabilmente non mancavano mai!! Samuele prende subito le orme della mamma Angela e dopo il diploma scolastico diviene anch’esso apicoltore rilevando l’attività di famiglia. Ester invece per alcuni anni si dedica alla crescita dei propri figli, ma la passione per le api non smette mai di accompagnarla.

Ester attualmente gestisce insieme al cugino Antonio circa 200 colonie di api collocate in diversi punti della località di Avola. Svolge l’attività con grande passione e costanza, ma sono molte le sfide con cui deve confrontarsi. Varroa, aethina tumida e vespa velutina però, non sono le sue principali preuccupazioni. Ciò che secondo lei sta divenendo davvero molto allarmante sono le conseguenze derivanti dal cambiamento climatico e dagli interventi dell’uomo sulla natura. Nell’ultimo anno la Sicilia ha vissuto un periodo di siccità estremo, frammentato da singoli eventi di pioggia torrenziale che hanno lasciato solo tanti danni e nient’altro. Ester sostiene che già quando ha ripreso l’attività di apicoltrice, una decina di anni fa, ha notato dei sensibili cambiamenti nel comportamento delle api rispetto a quando era bambina. In particolare nota le difficoltà delle colonie nel mantenere l’equilibrio rispetto a stagioni che non rispecchiano più l’originario ciclo naturale. Vi è inoltre sempre più spesso una mancanza di cibo (nettare) dovuta alla siccità ma anche all’uso non controllato di pesticidi e ad altri interventi volti ad incrementare sempre di più i profitti derivanti dall’agricoltura. Negli ultimi anni si è infatti cercato e trovato il modo di rendere le piante da frutta, in particolare quelle di agrumi, più resistenti alle malattie. Queste alterazioni genetiche hanno però portato allo sviluppo di piante con fiori privi di nettare.

L’amore per la natura e per il suo bellissimo territorio motivano ogni giorno Ester nel continuare ad occuparsi in maniera responsabile delle sue preziosi api, malgrado le molte difficoltà e la costante diminuzione nella produzione di miele. Per fare ciò, e per poter comunque mantenere degli introiti finanziari, Ester ha deciso di concentrare l’attività apistica non solo sulla vendita di miele ma anche su alcuni altri prodotti dell’alveare. Pappa reale e polline sono infatti sempre più richiesti grazie alle loro molteplici proprietà benefiche. Ester si è inoltre formata per poter insegnare e divulgare l’attività a livello scolastico e sempre più viene chiamata nelle varie sedi della zona. Questi momenti informativi sono oggi più che mai di estrema importanza in quanto educano e sensibilizzano le future generazioni di lavoratori sull’importanza della cura e del rispetto del territorio e di tutta la natura in generale.