Il 13 marzo 2025, presso l’auditorium della Scuola Cantonale di Commercio, si è tenuta un’interessantissima conferenza organizzata dalla locale Associazione per il rispetto e la conoscenza delle api, presidiata dal signor Daniele Besomi, sulla temutissima Vespa Velutina. Alla serata hanno preso parte anche l’Ufficio del Veterinario Cantonale, un tecnico apistico dell’associazione Aspromiele (Associazione Produttori Miele Piemonte) e il presidente di APAVA (Associazione Apicoltori della Provincia di Varese). I rappresentanti di queste due ultime associazioni hanno portato la loro esperienza in quanto operanti su un territorio dove è già stata accertata la presenza di vespa velutina. Numerosa l’affluenza di pubblico, circa 200 persone, e ottima l’organizzazione.
Daniele Besomi apre la serata ricordando innanzitutto come la vespa velutina sia ormai radicata anche in territori geograficamente molto vicini al nostro Ticino. In Svizzera romanda la sua presenza è ormai una costante e risale allo scorso mese di ottobre il ritrovamento di un nido (subito eradicato) a Leggiuno, comune della provincia di Varese sul lago Maggiore. A livello cantonale è già stato costituito un gruppo di lavoro con l’obbiettivo di capire come poter intervenire prontamente ed efficacemente in caso si verifichi la presenza anche sul nostro territorio di questa specie invasiva. È stata inoltre composta una task force tra la FTA e l’associazione presidiata da Besomi per portare proposte concrete di monitoraggio ed eventuale controllo di velutina.
Nel corso della serata viene più volte sottolineato quanto sia essenziale lo sforzo di tutti: sezioni della FTA, apicoltori, autorità, associazioni, pompieri, professionisti del settore giardinaggio, della manutenzione ma anche dei comuni cittadini. È fondamentale che tutti siano sensibilizzati e informati riguardo alla pericolosità di questa specie invasiva e a come muoversi in caso di avvistamento.
PERCHÈ LA VESPA VELUTINA È UN PROBLEMA TRSAVERSALE CHE NON RIGUARDA SOLO GLI APICOLTORI?
- La vespa velutina preda non solo le api ma una quantità importante di altri insetti impollinatori e non solo, un nido di vespe arriva a consumare durante la stagione circa 11 chili di insetti!! Tutto ciò ha un forte impatto negativo sulle specie locali e sulla biodiversità.
- Le perdite delle colonie di api e conseguentemente di miele, le azioni di monitoraggio e di distruzione dei nidi hanno un notevole impatto economico e necessitano di molte risorse.
- Non da ultimo è importante considerare l’aggressività della specie anche sull’essere umano, il veleno di velutina è potente e può creare gravi problemi. Necessarie misure protettive specifiche.
COME RICONOSCERE V. VELUTINA?
Innanzitutto è necessario conoscere degli aspetti biologici e morfologici tipici di vespa velutina (fonte immagine sottostante: www.stopvelutina.it).

A differenza del nostro calabrone autoctono (vespa crabro) è più piccola, il corpo è in prevalenza scuro-nero e le zampe hanno la tipica colorazione gialla. Durante la predazione delle api, diversamente dal calabrone europeo, il dorso è rivolto verso il predellino e velutina attende così le api che rientrano al nido afferrandole in volo.
Gli avvistamenti che avvengono durante i mesi primaverili riguardano delle regine svernanti che stanno iniziando a costruire da sole il nido e solitamente vengono osservate sui fiori mentre si nutrono di nettare. Gli avvistamenti estivi e tardo estivi invece riguardando solitamente le predazioni delle api da parte delle vespe operaie che necessitano di nutrire la covata e le future regine svernanti. Ecco perché è soprattutto in questo periodo dell’anno che è fondamentale non solo monitorare, ma segnalare qualsiasi avvistamento così da poter accertare la presenza di velutina e procedere ad un’eventuale eradicazione del nido (dove possibile).
COSA FARE IN CASO DI AVVISTAMENTO?
In primavera: fotografare, se possibile catturare o comunque eliminare la regina svernante.
In estate/autunno: fotografare, catturare l’esemplare e possibilmente mantenerlo in vita. È necessario che l’esemplare sia vitale e in buono stato per poter eventualmente procedere con la tecnica del radiotracking e cercare di identificare il luogo del nido. Molto utile tenere tra i propri atrezzi apistici un retino entomologico e la macchina fotografica (o il cellulare).
SEGNALARE SEMPRE!!! WWW.APILUGANO.CH/VELUTINA (PROSSIMAMENTE CI SARÀ ANCHE UN SITO DI CONSULTAZIONE CANTONALE)